Misterbianco (CT) – 7 e 8 aprile 2018 – ore 9.00/18.00

Il film Il Gattopardo diretto da Luchino Visconti nel 1963 è ispirato dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Visto, apprezzato e premiato in tutto il mondo, il film ha fatto parlare molto sulle abitazioni dei siciliani. Forse che in Sicilia tutti possedevano palazzi simili, con tende svolazzanti su terrazze aperte sopra giardini e labirinti? E salotti imbottiti con tessuti di broccato dove tutta la famiglia sedeva all’imbrunire per recitare il rosario? Certamente no, e la storia ci ha infatti dimostrato che gran parte della popolazione viveva in case modeste con semplici tende alla porta d’ingresso e sedie impagliate intorno al tavolo della cucina. 

Eppure chi ha avuto la possibilità di entrare nelle attuali abitazioni siciliane è rimasto sorpreso per l’attenzione che in generale viene rivolto all’arredamento. Si nota una cura particolare nella scelta di mobili e oggetti, nella decorazione di ogni ambiente, che spesso non segue più un rigido schema formato da camere da letto, cucina, soggiorno, bagno. La gente, specie i giovani che si sposano oggi, tendono a una sorta di eclettismo stilistico e fanno cadere le barriere che si ergevano tra un locale e l’altro.

Consociazione Italiana Tappezzieri Arredatori - CITA Consociazione Italiana Tappezzieri Arredatori - CITA IN SICILIA INSIEME A MASSIMO BONANNO

Si può dire allora che Il Gattopardo ha gettato dei semi, e prima ancora del film, si deve alla storia di questa meravigliosa terra se la cultura che emana dai templi, dai palazzi, dalle chiese, ha formato il gusto delle nuove generazioni. A Misterbianco, infatti, nella città metropolitana di Catania, l’azienda di Massimo Bonanno non esita a radunare un gruppo di aziende che insieme collaborano per la realizzazione di   nuove collezioni d’arredamento in mostra il 7 e l’8 aprile prossimo dalle ore 9 alle 18.

Ed ecco che in una situazione così ideale non poteva mancare CITA (Consociazione Italiana Tappezzieri Arredatori). La Consociazione si è costituita nel 1975 e rappresenta associazioni, consorzi, cooperative e anche singole aziende di tappezzieri in stoffa. CITA chiede ai propri associati di svolgere  la professione come si addice ai mestieri d’arte, rispettando la tradizione e usando prodotti innovativi con la massima correttezza.