Scritto da Ennia Visentin – Edizioni “lis Aganis” Ecomuseo delle Dolomiti Friulane

Natura & Colore Nuove Prospettive dell’Arte tintoria nasce dal percorso di lavoro e di studio sulle sostanze coloranti naturali sviluppato dall’autrice, Ennia Visentin, nel corso degli anni, collegando idealmente la tradizione antica ai nuovi orientamenti del settore.

Da una breve descrizione della storia dell’arte tintoria, fino all’analisi di testi antichi e contemporanei sul tema, vengono offerte le riproduzioni di prove di tintura effettuate da esperti nazionali e stranieri oltre alle  sperimentazioni personali.

I testi sono strutturati in modo da fornire un ventaglio di informazioni pratiche per comprendere e mettere in atto l’intero processo tintorio, offrendo una carrellata che va dalle sostanze presenti negli antichi ricettari fino ai testi contemporanei. 

Per le ricette di tintura proposte, si pone fede a un modello di tintura eco-dermo-compatibile, sulla scia delle nuove richieste di mercato di prodotti che possano garantire caratteristiche di salubrità.  L’intento generale è quello di diffondere l’utilizzo di sostanze naturali, atossiche e sicure per le persone e per l’ambiente sulla base di un approccio etico ed eco-sostenibile.

Delineando un quadro generale della realtà locale, Friuli Occidentale, viene evidenziato come l’utilizzo dei colori naturali può contribuire a una nuova visione economica e sociale sul territorio. Particolare attenzione è rivolta verso materiali e pratiche che rispettino, oltre i principi di eco-compatibilità, anche il minimo impatto ambientale e utilizzino fonti rinnovabili. Gran parte delle ricette proposte  riconducono all’utilizzo di materiali di scarto agricolo o sottoprodotti agroalimentari che opportunamente utilizzati possono essere una risorsa preziosissima.

L’intento è stato quello di coniugare ricerca e interventi concreti. Questo si è tradotto in una serie di approcci distinti: rendere una materia così vasta e complessa il più possibile semplice e comprensibile anche ai non addetti ai lavori; incuriosire chi è legato, per consuetudine e non per scelta, ai coloranti di sintesi; appassionare chi già opera nel settore suggerendo ipotesi alternative e varianti a quello che conosce già; e infine di stimolare l’attenzione di chi si sta rivolgendo verso nuove realtà e sbocchi economici se pur in settori di nicchia. 

Infine è vivo l’intento di mettere in relazione soggetti e settori tra loro apparentemente lontani ed estranei in un’ottica di economia circolare. Le singole attività imprenditoriali, soprattutto quelle agricole, necessitano di un’apertura verso i settori artigianali e turistici e della formulazione di un modello, oltre che di un prodotto culturale, dove trovi spazio anche l’attenzione verso l’inclusione sociale.

L’autrice, Ennia Visentin, si occupa dal 1991 di decorazione murale, prestando particolare attenzione allo studio delle tecniche antiche, delle quali si avvale per la realizzazione delle sue opere. Queste spaziano dalle finte architetture Trompe l’oeil, agli affreschi su marmorino utilizzando l’antica tecnica dei Romani, alle imitazioni di legni e marmi policromi di scuola fiamminga, ecc. 

Dal 1993 ha intrapreso lo studio approfondito della gnomonica, disciplina alla base della progettazione e del calcolo degli orologi solari, dei quali ha realizzato numerosi esemplari ubicati nel Triveneto. Tale esperienza le ha consentito di collaborare con articoli e saggi a diverse pubblicazioni italiane ed estere e a portare il proprio contributo come relatrice a seminari nazionali sul tema.

Nell’ambito del panorama espositivo e nelle manifestazioni artistico-culturali, ha al suo attivo molteplici mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Elementi di arredamento da lei decorati sono stati esposti presso i Saloni del Mobile di Verona, Milano, Colonia e Parigi ed è possibile ammirare alcune sue opere anche in Austria, Germania, Francia, Belgio, Gran Bretagna e USA.

Dal 1996 è docente di tecniche di decorazione pittorica e affresco per pittori-decoratori presso diversi centri di formazione e specializzazione in varie regioni d’Italia e istituti internazionali. Dal 2000 al 2005 ha insegnato presso il Centro Europeo di Venezia per i Mestieri della Conservazione del Patrimonio Architettonico, Isola di San Servolo. 

Negli ultimi anni si è concentrata sullo studio delle piante tintorie, sperimentando l’estrazione dei principi coloranti dai vegetali, soprattutto dai materiali di scarto agricolo e alimentare. 

Come esperta di  tecniche antiche di decorazione e piante tintorie, ha partecipato  a varie trasmissioni radiofoniche e televisive, tra le quali: Rai Radio 1–Vita nei campi, Tele Friuli –Lo scrigno, Tele Pordenone –L’angolo dell’esperta. Ha inoltre collaborato con riviste regionali e nazionali (Dimensione Geometra, Tiere furlane, CasAntica).

In collaborazione con l’Ecomuseo Regionale delle Dolomiti Friulane Lis Aganis di Maniago (PN) sta coordinando un progetto di sviluppo di filiera corta nell’area pedemontana pordenonese per la produzione di un prodotto etico-culturale utilizzando le fibre tessili e i coloranti vegetali.